Davide | Articoli | 25/01/2015
|
Letture consigliate (30/11/14)
Iniziamo oggi una nuova rubrica con cui segnaleremo articoli interessanti apparsi in rete, ovviamente riguardanti le ferrovie ed il trasporto pubblico in generale. Un modo per avere una finestra più ampia su quello che accade a NordEst, ma non solo.
Ecco gli articoli di oggi.
- NET Engineering pignora 30 milioni alla Regione Veneto
I progettisti originali dell'SFMR non sono mai stati pagati e la Regione Veneto continua a perdere ricorsi su ricorsi. Nel frattempo il costo lievita. Dai 5 milioni del 2005, mai pagati da Galan, si arriva ai 30 milioni del 2014, mai pagati da Zaia. Poi ci vengono a dire che se i soldi non ci sono è colpa di Roma... con 30 milioni di euro si paga l'intero servizio regionale veneto per circa 10 settimane, oppure si finanziano i treni della sera per circa due anni. Zaia preferisce buttarli via in cause legali. Contento lui... contenti anche noi?
- In Piemonte si razionalizzano le linee di trasporto pubblico
Quello che da anni chiediamo anche noi per il Veneto: stop alle corse-doppione, con gli autobus che corrono paralleli alla ferrovia. La concorrenza fra servizi pubblici entrambi sussidiati non ha senso. Attenzione: nessuno vuole la chiusura delle aziende di autobus, e neppure la perdita dei posti di lavoro. Al contrario, eliminando i doppioni si liberano risorse per portare le autocorse in paesi che oggi ne sono privi, o per estendere i servizi esistenti nelle fasce serali e festive. Razionalizzare non significa solo tagliare.
- Arriva il BIP, Biglietto Unico Piemontese
Ancora una notizia interessante dal Piemonte: al via il Biglietto Unico regionale, per ora limitato all'area torinese. Un unico biglietto per treni, bus, metropolitana, car sharing e bike sharing. E da noi? La card Venezia Unica integra autobus, car sharing e bike sharing, ma non i treni. A Padova il PadovaPass non integra assolutamente niente: praticamente neanche gli autobus, visto che è comunque obbligatorio esibire il talloncino cartaceo. Come mai Trenitalia partecipa ai biglietti integrati in Piemonte e Lombardia ma in Veneto ci viene ripetuto che non è possibile? Non sarà che il problema sta ancora una volta dentro la nostra amministrazione Regionale?
- Il modo più stupido di progettare un servizio ovvero attivare un polo ospedaliero regionale in mezzo ai campi, in una zona del tutto scoperta dai servizi pubblici. Con tutto lo spazio che c'è in zona, sarebbe bastato spostarsi di un paio di kilometri per intercettare la linea ferroviaria Mantova-Monselice ed i servizi di autobus esistenti. Invece no, si sono usati altri criteri (meglio non chiedere) e adesso il trasporto pubblico, viabilità compresa, va costruito da zero con costi enormi. Non era meglio pensarci prima? Come potrà mai essere efficiente il trasporto pubblico se i nuovi servizi pubblici vengono costruiti apposta lontani dai servizi di trasporto esistenti? Quando mai basteranno i soldi, se ogni volta bisogna attivare nuove corse verso nuove destinazioni sperdute, rincorrendo gli errori degli amministratori? Proprio in questi mesi a Padova si discute del nuovo ospedale... incrociamo le dita.