Redazione | Articoli | 18/08/2010 | PDF

Integrazione treno/SFMR-bus: addio?

Una delibera importante per il trasporto pubblico veneto è stata approvata nelle scorse settimane.

Questa delibera prevede, in conformità alle normative europee, la messa a gara dei servizi pubblici su gomma del Veneto.

In sostanza quindi non ci sarà più un affidamento diretto del servizio ai gestori attuali ma verranno fatte gare europee.

Le gare saranno 7, una per ogni provincia veneta, e il vincitore della gara gestirà tutto il trasporto pubblico urbano e extraurbano della provincia.

Va tuttavia sottolineato come l'idea originale dell'SFMR (Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale) prevedeva una concreta integrazione ferro-gomma. Infatti inizialmente era previsto che ci fosse una gara unica per l'area centrale veneta (Padova-Venezia-Treviso): il vincitore avrebbe quindi gestito sia i trasporti ferroviari sia i trasporti su gomma.

Così, almeno nel medio-lungo periodo, non sarà sostanzialmente per due motivi: una normativa nazionale (discutibile, ma ammessa dalla legislazione europea) prevede un finanziamento cospicuo aggiuntivo per il trasporto ferroviario regionale per le regioni che affidano direttamente la gestione del servizio ferroviario a Trenitalia e con le gare questo finanziamento sarebbe sicuramente perso; l'altro motivo riguarda i ritardi dell'SFMR: manca infatti una cosa fondamentale, il materiale rotabile che è stato ordinato ma non sarà disponibile prima del 2012.

Altri risvolti riguardano il biglietto unico (giudicato fondamentale dall'assessore alla mobilità veneto nel suo sito) per viaggiare tra le località venete senza preoccuparsi di chi sia il gestore del servizio e l'interesse da parte delle aziende per le gare. Per quanto riguarda il primo aspetto sicuramente ci sarà una semplificazione tariffaria: si passerà ad esempio dalle 4 aziende provinciali di Treviso ad una azienda unica. Tuttavia l'integrazione tariffaria con il trasporto ferroviario non sarà immediata: serve infatti uno sforzo aggiuntivo da parte della regione che finanzia il trasporto pubblico, lo coordina e lo programma. Per quanto riguarda il secondo aspetto invece è probabile che a partecipare (e a vincerle) non saranno altro che le attuali aziende consorziate tra loro (ad esempio l'ACTV e l'ATVO per la provincia di Venezia). Questo perchè è poco appetibile economicamente per le multinazionali leader del settore (Arriva, Veolia, Transdev) gestire lotti provinciali che non prevedono un bacino di utenti ampliato anche al settore ferroviario.