Davide | Articoli | 03/04/2011 | PDF

Lo scaricabarile dei disservizi

In occasione dei grandi eventi, si sa, tutte le magagne del trasporto pubblico finiscono col moltiplicarsi. Ma si fa qualcosa in proposito? E di chi è la responsabilità?

Grandi eventi, piccoli treni

L'immagine qui sopra è stata scattata a Rovereto (TN) il 12 dicembre scorso, ed immortala il Regionale Veloce 2261 Brennero - Verona - Bologna di ritorno dai Mercatini di Natale con sole 5 carrozze. Come ogni anno in Alto Adige si è svolta la tradizionale manifestazione, e come ogni anno i treni hanno viaggiato in composizione assolutamente inadeguata: il treno nella foto, oltre ad essere pieno oltre ogni immaginazione, ha lasciato a terra una cinquantina di persone con intervento della Polfer, e non osiamo immaginare la situazione nelle stazioni successive. In quei giorni, questa era la normale situazione dei convogli regionali sulla linea Verona - Brennero, tanto che un nostro lettore ha sporto reclamo a Trenitalia:

"[color=#000099]Treno inverosimilmente pieno[/color] [2263, il successivo][color=#000099], con numerosi viaggiatori in piedi nelle carrozze, nei vestiboli e addirittura nel vano biciclette già a Trento. Non è possibile che ogni anno durante i mercatini natalizi in Trentino-Alto Adige i treni regionali e regionali veloci viaggino con una composizione di sole 6 carrozze, quando ne servirebbero almeno 8: i numerosi turisti di ritorno dai mercatini, infatti, si sommano agli altrettanto numerosi studenti fuori sede che al termine del weekend raggiungono Bologna e Verona, con l'effetto di avere treni sovraffollati in cui condizioni di viaggio sono pessime. Inoltre, l'eccessivo numero di viaggiatori (unito al malfunzionamento di alcune porte) ha determinato notevoli difficoltà nella salita/discesa dei viaggiatori, comportando un forte ritardo del treno (a Mirandola, 25 minuti). Occorrono più treni straordinari e composizioni rinforzate da almeno altre 2-3 carrozze.[/color]"

Tralasciando le formalità, questa è la risposta della Direzione Regionale di Trenitalia:

"[color=#990000]Spiacente per il disagio evidenziato, informo che, in occasione di particolari manifestazioni, pur non potendo escludere un'affluenza anomala, il servizio regionale deve essere comunque svolto nel rispetto dei Contratti di Servizio in essere con le Regioni/Province e tenendo conto delle reali risorse a disposizione della Società.[/color]"

Ovvero, nostra interpretazione: i Mercatini non sono affare nostro, non mettiamo una carrozza in più a meno che non ce lo chiedano le Regioni coi soldi in mano, e comunque non abbiamo altri mezzi. Confortante, non c'è che dire.

Due osservazioni. La prima, che in occasione di affluenze eccezionali (del tutto ricorrenti e prevedibili) il numero di biglietti acquistati aumenta di molto, e questo significa maggiore guadagno per Trenitalia a fronte di un servizio immutato nei treni e peggiorato nella qualità. La cosa non ci sembra, per così dire, troppo desiderabile.
La seconda, che quando si chiedono carrozze aggiuntive Trenitalia afferma di volersi attenere strettamente ai Contratti di Servizio. Tenetelo a mente per dopo.

Ciliegina sulla torta: chi è rimasto a terra non ha diritto ad alcun indennizzo, essendo biglietti regionali. Biglietti pagati, obliterati, da buttare via.

Grandi eventi e politica impotente?

E veniamo al Carnevale di Venezia, da poco conclusosi con l'annuale polemica. Negli anni scorsi sulla stampa sono apparse foto di gente che tentava di entrare dai finestrini (in rete si trova anche qualche video recente), ma quello che lascia perplessi non è tanto l'assoluta inefficienza del trasporto su ferro in quei giorni, bensì la sensazione di totale impotenza del mondo politico.

Leggiamo infatti sulla stampa locale che il Sindaco di Venezia, di fronte al fallimento delle iniziative di trasporto, avrebbe chiesto a Trenitalia la restituzione dei contributi erogati dal Comune. Sarebbe già qualcosa. Stupiscono però le dichiarazioni dell'assessore Chisso, ovvero della persona che da 11 anni è responsabile del trasporto ferroviario regionale:

"[color=#990000]Le inefficienze di Trenitalia non mi hanno meravigliato [...] mi sarei accontentato che i treni locali viaggiassero come avrebbero dovuto secondo contratto, con il materiale rotabile e agli orari previsti [...] Purtroppo Trenitalia ci sta abituando male, con convogli che cambiano ogni giorno per datazione, composizione, funzionalità e numero di posti a sedere delle carrozze[/color]"

Roba da far cadere le braccia. L'assessore alla mobilità, al suo terzo mandato consecutivo, dopo 11 anni di assessorato, afferma pubblicamente di non avere il minimo controllo su quello che Trenitalia fa o non fa!

Parliamo della stessa Trenitalia con cui Chisso ha appena rinnovato per l'ennesima volta il Contratto di Servizio, senza prevedere meccanismi migliori?
Parliamo della stessa Trenitalia con cui Chisso ha affermato di voler fondere l'impresa ferroviaria regionale per creare un nuovo monopolio?
Ebbene si.

La stessa Trenitalia che, a chiedere carrozze aggiuntive, risponde che non è possibile perchè "deve attenersi alle composizioni previste dal CdS"; eppure lo stesso assessore Chisso risponde che quotidianamente, per tutto l'anno, le composizioni previste non sono rispettate. E cosa si pensa di fare, in merito?

Trenitalia scarica le responsabilità su Contratti di Servizio firmati dalle Regioni. La Regione critica Trenitalia, ma rinnova in modo quasi automatico Contratti di Servizio sempre uguali, senza mai provare a cambiarne le condizioni, o magari a fare una gara, cercare altri operatori - e ce ne sono: le ferrovie tedesche, le ferrovie svizzere, si potrebbe potenziare Sistemi Territoriali... macchè.

Quanto ancora andremo avanti in questo modo?

A proposito, è quasi primavera. La Regione ha multato Trenitalia nel 2007, 2008, 2009, 2010. Con risultati nulli, come abbiamo appena visto. Per noi questo è un chiaro segno che il meccanismo non funziona e bisogna cambiare, se non fornitore di servizi, almeno le regole del gioco; d'altra parte l'assessore ha le sue idee e gli va riconosciuto perlomeno il dono della costanza. Anche quest'anno ci saranno degli sconti per i pendolari, poi recuperati da Trenitalia con gli aumenti di settembre, o vedremo finalmente qualcosa di nuovo?