Davide | Articoli | 15/12/2009 | PDF

13/12 inaugurazione Alta Velocità, impressioni di viaggio

Torino, 7 e trenta della mattina. Nel freddo del capoluogo torinese, in una Porta Nuova "work in progress" che fa ben sperare per il risultato finale, ci avviamo verso l'Eurostar Alta Velocità che ci porterà nella capitale. Il treno è pieno di amici, coppie e famiglie che come noi hanno deciso di approfittare dell'offerta "evviva AV" per fare un giro nella capitale con rientro in giornata ad un prezzo fantastico.

Si capisce subito che c'è tanto entusiasmo e curiosità verso questa inaugurazione, l'occhio attento riconosce i sintomi di un potenziale mercato molto più ampio della "business class" a cui - per ora - sembra riservata l'offerta definitiva. Qualcuno azzarda a chiedere come mai l'offerta non sia stata maggiormente pubblicizzata, o perchè non copra tutti i treni della giornata; il pensiero corre alle inaugurazioni tedesche con feste e concerti e soprattutto folle, inaugurazioni di pubblico e non di autorità.

Partiamo con due minuti di ritardo, ma non interessa a nessuno, siamo allegri. Mentre usciamo allo scoperto dopo aver percorso i primi tratti aperti del passante sotterraneo di Torino, iniziamo a guardarci intorno. Il treno è l'ormai noto ETR500, la curiosità è rivolta al servizio ed alle nuove linee: spaccheremo il minuto? Vedremo le auto lentissime in autostrada? Verremo coccolati con rinfreschi e gadget, con una inaugurazione un po' "speciale"?

Non siamo ancora arrivati a Milano e ci accorgiamo che il bagno della carrozza confinante tracima. Dalla porta chiusa ad ogni curva fuoriesce del liquido non del tutto limpido, che ben presto inzuppa la moquette. Durante la sosta a Milano potremo apprezzare un sottile rivolo che dal vestibolo scende dalla porta aperta.
Non tutti i passeggeri che per raggiungere la carrozza bar percorrono il tratto così decorato si accorgono del problema, che è invece molto più evidente per chi ha necessità di trovare una toilette pulita. I display della nostra carrozza (la 9) da quel lato sono guasti e non indicano lo stato dei due servizi; il monitor centrale è spento e non da alcuna informazione sul viaggio.
Sotto ai monitor inattivi, la porta pneumatica che conduce al vestibolo è rotta e continua ad aprirsi e chiudersi in continuazione, finchè non si decide di bloccarla in posizione aperta.

Solo verso metà viaggio apparirà un pulitore in tuta che provvederà a chiudere definitivamente il bagno guasto; peccato perchè il problema era presente dalla partenza, e visto che il nostro era il primo ES della giornata, probabilmente la situazione era così già dalla sera precedente... intuiamo che il nostro treno inaugurale non solo non è stato oggetto di alcuna attenzione particolare, ma non ha neppure ricevuto l'ordinaria manutenzione, e questo ci delude.

L'attraversamento di tutto il nodo milanese viene effettuato ad una velocità che ci sembra molto, molto bassa. Il contrasto con la marcia piena linea è evidente e deludente; intorno a noi vediamo molti lavori in corso, e speriamo che la situazione in futuro migliori.

Fra Milano e Bologna tutto scorre tranquillo, a Bologna iniziamo a pensare alla lunga serie di gallerie che ci aspetta. Dai portariviste nei sedili estraiamo la brochure informativa sulle procedure di emergenza in galleria; nel mio oltre al volantino trovo un orologio abbandonato col cinturino rotto, il mio vicino lo userà per cronometrare la percorrenza.

Il viaggio è veloce, ma l'unica cosa "speciale" sono due promoter che regalano adesivi in cambio di una foto per il servizio comunicazione di Trenitalia. Niente gadget e niente drink o altro... per fortuna al rinfresco pensiamo noi. Uno dei nostri compagni ha preparato dei pasticcini alla marmellata, che condividiamo anche con gli altri compagni di viaggio: il treno è sempre un'ottima occasione per fare amicizia, e di nuovo possiamo apprezzare una certa curiosità verso il mondo ferroviario, espressa quasi con vergogna. Siamo noi appassionati a parlare agli altri delle nuove linee, del servizio AV, e di molte altre cose. Una signora ci chiede come fare per avere degli scivoli nelle stazioni sprovviste di ascensore, un'altro viaggiatore ci chiede se sappiamo qualcosa del trasporto bici sulla lunga percorrenza... in Italia c'è davvero molta voglia di ferrovia, ma ciascuna di queste persone sembra sentirsi un alieno nel parlare con noi di questi argomenti, sicuramente non è abituata a trovare disponibilità e informazioni in modo così facile e informale.

All'arrivo a Roma in leggero ritardo (7 minuti, neanche stavolta...) possiamo ammirare che una buona dose di nastro adesivo nero contribuisce a tenere in posizione il portellone della carrozza ristorante.

Il viaggio di ritorno è ancora più fastidioso. A parte un piccolo graffito sul musetto del treno, un dettaglio estetico insignificante, l'aria della capitale ci ha già riportato in un atmosfera di allegra vacanza. Ma alla partenza del Fast però ci accorgiamo che sul treno sono saliti una mezza dozzina di zingari maleodoranti con zaini e borsoni, e affollano stravaccati il vestibolo della nostra carrozza. Quando alcuni nostri compagni si spostano in prima classe per salutare degli amici, questi viaggiatori non paganti decidono di entrare, spostare borse e giacche, e sedersi tranquillamente.

Infastiditi i miei amici rintracciano il personale di bordo, la CT non troppo cortesemente risponde che non è il caso di agitarsi, e che comunque non è che si possa fare molto. Dopo qualche insistenza, le due dipendenti di Trenitalia provvedono perlomeno a far ritornare gli invadenti ospiti nel vestibolo, per poi consegnarli alla Polfer all'arrivo a Milano.

Questo episodio, sommato agli altri, ci ha totalmente disilluso. Doveva essere la giornata inaugurale della metropolitana d'Italia, un viaggio promozionale sui treni migliori delle FS, il servizio di bandiera della compagnia statale, vessillo dell'Italia ferroviaria nell'Europa dell'alta velocità. Le linee sono buone, i tempi molto interessanti, il treno è veloce e silenzioso, ma il servizio, che non si compra in fabbrica ma va costruito da Trenitalia giorno per giorno, quello è da bocciare: abbiamo viaggiato come su un qualunque regionale, con display non funzionanti, bagni rotti e barboni. Considerata la tariffa promozionale, abbiamo pagato poco, certo, ma si è anche visto. Auguro migliore fortuna ai business-man che nei prossimi mesi spenderanno decine e decine di euro per lo stesso nostro viaggio.