Amministratore | Articoli | 03/08/2014 | PDF

Neve e gelo, il Nordest ferroviario in sofferenza

Da sabato mattina, con l'arrivo delle prime nevicate, il sistema ferroviario italiano (e del NordEst in particolare) è andato in crisi. Soppressioni e ritardi hanno accolto i viaggiatori del fine settimana, mentre il personale cercava di fare il possibile per garantire il servizio.

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Le cause di questa crisi sono diverse. Per l'Alta Velocità e la lunga percorrenza è noto che in caso di nevicate la ventilazione del Frecciarossa risucchia nevischio danneggiando gli impianti, motivo per cui i treni vengono limitati a 160km/h rendendo impossibile il rispetto degli orari e dei turni di pulizia nelle stazioni. Inoltre le nuove linee AV vivono i loro primi giorni di esercizio commerciale, e questo peggiora le cose in caso di ritardi o problemi vari.
Nel trasporto regionale invece convogli relativamente moderni come il TAF vanno in avaria più facilmente di alcune locomotive più anziane, mentre le porte a sbalzo di alcune carrozze raccolgono neve che poi ghiaccia e ne impedisce l'apertura.

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A tutto questo va aggiunta la generale scarsa prevenzione effettuata sui binari; solo pochi impianti sono dotati di riscaldatori per gli scambi, e in caso di gelo prolungato le manovre diventano difficili se non impossibili, obbligando il poco personale a correre per i binari di stazione con le fiamme ossidriche.

Le Ferrovie dello Stato dichiarano che dopo i primi tentativi di garantire tutti i servizi, provvederanno al taglio di alcune corse per poter distribuire meglio gli sforzi; i programmi delle cancellazioni dovranno essere comunicati on-line o nelle stazioni.

Per qualunque informazione consultare il portale FS all'indirizzo http://www.ferroviedellostato.it.

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