Amministratore | Articoli | 19/04/2012 | PDF

Ormai non fa più notizia...

Ormai non fa più notizia, ma ci sentiamo in dovere di riportarla: anche quest'anno: come da populistica tradizione sin dal lontano 2007, la Giunta regionale veneta, su proposta dell'assessore alle Politiche della Mobilità, Renato Chisso, ha irrogato una sanzione alla società ferroviaria che gestisce il servizio sulla base di un contratto, ovvero Trenitalia.

Alla base della decisione, manco a dirlo, ci sono ritardi, mancate comunicazioni, sovraffollamento, soppressioni e altre inadempienze contrattuali da parte di Trenitalia nel corso del 2011 e l'entità della sanzione entità è stata determinata non solo grazie ai dati raccolti dalla stessa società ferroviaria che poi ne da conto al committente, ma anche dalle segnalazioni degli utenti e della Direzione Mobilità regionale che ha monitorato la qualità del servizio, nell'esercizio del potere di vigilanza.

"Ribadisco ancora una volta che Regione e pendolari pagano per il servizio svolto - ha affermato l'assessore - sulla base di un contratto sottoscritto dalle parti che purtroppo più di qualche volta non è stato rispettato. Il servizio non è sottopagato, per intenderci, ma è il risultato di impegni reciproci delle parti firmatarie, una delle quali dimostra di avere problemi nell'effettuazione di quanto si è liberamente impegnato a fornire. Poiché questo penalizza gli utenti, come in passato abbiamo deciso di risarcirli almeno in parte dei disagi sopportati, restituendo loro sotto forma di sconti l'importo della sanzione".

L'importo della multa, che verrà come al solito corrisposto ai pendolari sotto forma di sconti sugli abbonamenti, ammonta a € 1.520.397,90, così suddiviso:

Lotto 1Lotto 2Totale
Puntualità37.450,001.092.259,681.129.709,68
Soppressione332.088,22332.088,22
Verifiche Regione58.600,00
Totale sanzioni 201237.450,001.424.347,901.520.397,90

Gli sconti sugli abbonamenti (con la esclusione dei titoli integrati e ES/AV) avranno però validità solamente dal prossimo autunno, dopo che lo scorso anno al primo annuncio secondo il quale sarebbe stato possibile godere del bonus sin dal mese successivo, Trenitalia ha annunciato di non essere in grado di procedere secondo le scadenze fissate e pertanto c'è stato uno slittamento a settembre.

Per richiedere lo sconto è necessario presentare alle biglietterie i titoli di viaggio originali aventi validità nel periodo compreso fra il 30 aprile 2012 al 03 giugno 2012, nel caso di abbonamenti settimanali, o nel mese di maggio per tutte le altre tipologie di abbonamento. L'entità e la quantità varia sulla base della tipologia di abbonamento richiesto:
- settimanale: sconto del 50% sul prezzo, per un numero di abbonamenti pari al doppio del numero di abbonamenti presentati, fino a un massimo di sei, utilizzabile nei mesi di ottobre e novembre2012;
- abbonamento mensile: sconto del 50% sul prezzo di due abbonamenti mensili per i mesi di ottobre e novembre 2012;
- abbonamento trimestrale: sconto del 40% sul prezzo, da utilizzare entro il mese di dicembre 2012, solo in caso di rinnovo immediato;
- abbonamento annuale: sconto del 12% sul prezzo, in caso di rinnovo immediato, o bonus, esclusivamente nel caso di impossibilità del rinnovo immediato, da utilizzare allo scadere dell'abbonamento annuale, ovvero per l'acquisto di qualsiasi altro titolo a tariffa regionale Veneto di importo pari o superiore al valore del bonus.

L'utente (che dovrà essere il possessore dei titoli originari) potrà richiedere titoli di viaggio scontati della stessa tipologia e con la stessa percorrenza in termini di fascia chilometrica, ma riferiti anche a origini/destinazioni diversi da quelli originari.
Altri sconti riguardano i possessori di abbonamenti mensili integrati treno+bus, relativi ad accordi tra Trenitalia e APS di Padova per cui la misura dello sconto è pari al 50 per cento della tariffa Trenitalia, i possessori di abbonamenti mensili integrati Trenitalia/La Marca sulla tratta Treviso-Portogruaro per i quali lo sconto sarà pari al 6% e gli abbonati ai servizi IC, Eurostar o AV con estensione regionali per i quali la maggiorazione non sarà dovuta per un mese.
Per gli abbonamenti originariamente rilasciati via Internet, poiché non c'è la possibilità di presentare titoli in originale, è consentita la sola emissione di bonus, mentre rimangono esclusi dagli sconti, per motivi tecnici che rendono impraticabile la loro applicazione, gli abbonamenti relativi che prevedano come origine o destinazione stazioni al di fuori dell'ambito della Regione Veneto.

L'importo della sanzione certifica di fatto una situazione che non è cambiata per niente, se non addirittura peggiorata rispetto al 2011: infatti, sebbene il totale sia diminuito rispetto allo scorso anno (€ 1.741.425,22), l'importo riferito ai disservizi del solo anno precedente è pressoché costante (nel 2011, € 1.508.700,53), mentre si è via via assottigliata nel corso degli anni, fino a sparire nel 2012 la voce "somme non rimborsate dalle multe degli anni precedenti". Inoltre, i quasi 50 mila Euro in meno imputati alla voce "Puntualità" sono ampiamente compensati dagli oltre 55 mila Euro in più imputati alla voce "Soppressioni": è meglio un treno che circola, sebbene in ritardo, o un treno soppresso del tutto?

E a questo punto non si sa più a chi credere: da un lato la Regione continua a lamentarsi del fatto che il Contratto di Servizio che è stato firmato e che viene regolarmente pagato, viene violato dalla controparte che non fornisce un servizio all'altezza; dall'altro lato Trenitalia si difende dicendo che le proprie prestazioni complessive rispettano i parametri fissati e che anche quest'anno, nella Carta dei Servizi pubblicata a gennaio, sono rimasti fissi agli stessi valori del 2011, malgrado i pendolari continuino a lamentarsi, guardando solamente quel che dicono dei numeri e ignorando dunque chi usufruisce del servizio. E intanto, i due attori, Trenitalia e Regione, continuano ad andare a braccetto, a fare grandi progetti con l'orario cadenzato e l'avvio del servizio SFMR che dovrebbe entrare in vigore con il nuovo orario 2012-2013, con l'investimento in nuovo materiale rotabile destinato al trasporto di pendolari, con la volontà di creare nuove società miste destinate sia al trasporto di passeggeri che di merci rendendo palese il fatto che questo nuovo, apparente scambio d'accuse, non è altro che l'ennesimo bluff.

Ancora una volta, per l'ennesimo anno, ci poniamo i soliti interrogativi. Prima di tutto: il milione e mezzo di Euro di quest'anno, si aggiunge alle multe già comminate dalla Regione nel 2007, 2008, 2009, 2010 e 2011, portando l'importo complessivo a oltre 17,5 milioni di Euro, pari a oltre un terzo dell'importo che viene corrisposto annualmente per il contratto. Forse qualche pendolare sarà contento che per un paio di mesi andare al lavoro o recarsi a scuola costerà un po' di meno (anche se son finiti i tempi della cuccagna quando si è viaggiato praticamente gratis per tre mesi), ma riproponiamo la stessa domanda dello scorso anno: a che serve pagare meno, se il servizio non migliora mai? Non preferiremmo qualche treno in più, magari acquistato proprio con quei 17 milioni e mezzo di Euro di cui sopra? In secondo luogo, non possiamo far finta di dimenticare che fra un paio di settimane, quasi un milione di elettori veneti saranno chiamati alle urne per scegliere gli amministratori di numerosi comuni e che ancora una volta la delibera della Giunta regionale giunge proprio poco prima di un appuntamento elettorale. Diteci pure che siamo maliziosi: ma vuoi vedere che prossimo anno la delibera la faranno a metà marzo?