Amministratore | Articoli | 03/08/2014 | PDF

Tratta Mestre-Padova: funziona o non funziona?

PADOVA - Lo scorso dicembre è stato presentato da Legambiente l'annuale rapporto "Pendolaria" sulla qualità del trasporto pubblico pendolare. Nella "top ten" delle peggiori linee d'Italia la Mestre-Padova si è piazzata quarta: analizziamo l'orario 2013 per capire quale sia davvero la situazione.

Cosa abbiamo fatto

Nella nostra analisi abbiamo esaminato la struttura dell'orario regionale di un giorno feriale, così come riportato dall'orario Trenitalia di inizio 2013. Abbiamo considerato il numero di treni, la regolarità delle corse e la distribuzione delle destinazioni servite.

Nella prima tabella allegata vediamo il riepilogo di tutte le partenze regionali da Mestre per Padova e viceversa. Gli orari di partenza sono riportati anche in un grafico che mette in risalto le regolarità nella progettazione dell'orario; una riga perfettamente verticale rappresenta una serie di corse cadenzate, che partono quasi ogni ora, sempre allo stesso minuto, verso la stessa destinazione e facendo le stesse fermate: è un servizio affidabile.
Alcuni servizi possiedono una base cadenzata con leggere variazioni di orario (minuto 18, minuto 17, minuto 18) e qualche limitazione nella percorrenza.
Gli altri servizi, quelli in nero e non evidenziati, sono i servizi totalmente scadenzati. Uno va a Castelfranco, uno è limitato a Vicenza, uno viene da Ferrara... se lo perdi devi tirare i dadi e cercare una qualche combinazione alternativa.

Nella seconda tabella abbiamo separato treni R ed RV calcolando il tempo di percorrenza e di attesa per il prossimo treno della stessa categoria; l'idea è che se il mio viaggio ha origine/destinazione Vigonza o Mira, poco importa che io abbia 4 treni all'ora, se 3 di essi sono Regionali Veloci che non fermano.

Quanti treni ci sono, e quando?

Considerando l'orario della linea nel suo complesso, in direzione Mestre vi sono 47 treni in orario fra le 5:00 e le 0:00, con una media di 2,47 treni/h ovvero un treno ogni 24 minuti. In direzione Padova i treni sono 46 fra le 5:00 e le 23:00, con una media di 2,55 treni/h cioè un treno ogni 23 minuti.
In fascia pendolare mattutina (6:00 - 9:00) la situazione è la seguente:
Padova - Mestre: 12 corse; media 4 treni / h, 1 treno ogni 15 minuti
Mestre - Padova: 8 corse; media 2.67 treni / h, circa 1 treno ogni 22,5 minuti

Potremmo quasi dire che sulla linea viaggia un treno ogni 20 minuti e qualcosa; ci sono delle punte di massima offerta con un treno ogni 15 minuti nella fascia di maggior spostamento, e delle fasce orarie poco servite (a metà mattina e alla sera) con un solo treno/ora. Se consideriamo che uno degli obiettivi propagandistici dei vecchi progetti era "un treno ogni 15 minuti" sembrerebbe che non siamo molto lontani, almeno nei momenti di punta.

Vogliamo però guardare ai migliori, ad una Regione a Statuto Ordinario che ha deciso di investire seriamente nel trasporto ferroviario: la Lombardia. Prendiamo a confronto le linee S milanesi: ognuna di esse ha un cadenzamento regolare di un treno ogni 30' tutto il giorno, dalle 6:00 alle 24, quindi con 36 treni / giorno. Nella tratta urbana del Passante milanese, dove le S si sovrappongono, si raggiunge la frequenza di un treno ogni 6 minuti.

Quindi a Milano una singola linea S in periferia ha più della metà delle corse dell'intera Mestre-Padova, dorsale ferroviaria del Veneto. Padova non sarà Milano, ma il bacino di utenza delle due Province PD+VE è comunque di quasi due milioni di abitanti...

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La mappa dei treni regionali presenti nell'orario 2013, da Padova in direzione Mestre.
Si nota la regolarità (cadenzamento) dei RV da Bologna, in celeste, e dei R da Verona, in verde.

A ben guardare è anche peggio di così

A peggiorare la situazione interviene la struttura dell'orario. Se l'orario è cadenzato, come nel caso lombardo, ha senso parlare di treni all'ora (treni/h). Nel nostro caso invece l'orario è abbastanza raffazzonato, ci sono orari affollati e fasce molto poco servite. Ad esempio da Mestre a Padova la mattina a partire dalle 7:47 abbiamo 4 treni in 21' (R5490, RV2229, RV2953, R5604) che darebbero una media virtuale di 12 treni/h, e subito dopo un buco di 50' (fra R5604 e R2736) con ben TRE ore di attesa per ripartire su Bologna (R2231)!

Continuando a guardare l'orario dobbiamo prendere in considerazione il fatto che i treni non sono tutti uguali; i livelli di servizio presenti sulla linea sono due: Regionali e Regionali Veloci. Il primo tipo di treni serve tutte le stazioni intermedie e consente spostamenti dalle periferie ai due poli di Padova e Mestre; rappresenta il servizio capillare suburbano, unica alternativa alla trafficatissima statale SS11 per chi abita in Riviera. Il secondo tipo di treni (RV) effettua un servizio veloce da polo a polo.
Il servizio polo-polo può essere svolto anche dai regionali "lenti" ma con effetti controproducenti: aumenta il tempo di percorrenza per chi deve muoversi su tutta la tratta, aumenta l'affollamento per chi deve effettuare spostamenti intermedi. Per questo motivi i due servizi hanno ognuno la propria ragion d'essere e devono lavorare "in parallelo".

I due tipo di servizio sono complementari, ma vanno analizzati separatamente. Quello che emerge è che una cattiva progettazione dell'orario può rovinare l'efficienza di entrambi i servizi.
Come esempio consideriamo il treno R5496: parte da Mestre per Verona alle 12:47 ed arriva a Padova alle 13:27. Chi deve scendere a Padova preferirà prendere il successivo RV2235 che parte alle 12:55 ma arriva a Padova prima, alle 13:10, perchè usa la linea veloce. Di fatto i treni presenti in orario sono due, ma il treno percepito come utile dai mestrini è uno solo, quello veloce. Inoltre, dato che il RV per Bologna arriva a Padova prima del Regionale "lento", per gli abitanti della Riviera diventa impossibile prenderlo per andare a Monselice, Ferrara o Bologna, perchè invece di avere la coincidenza a Padova si vedono superati in linea; una volta arrivati dovranno aspettare per 43 minuti l'arrivo del successivo RV 2237. Ecco che si distrugge l'effetto-rete della ferrovia: i regionali lenti non sono più utili per viaggiare dai paesi piccoli verso tutto il Veneto, ma sono capaci di portare solo in centro a Padova. Una cosa semplicissima come andare da Dolo a Monselice diventa un "viaggio della speranza".

Le destinazioni servite

Se lato Mestre i treni regionali proseguono tutti per Venezia, lato Padova la situazione è più varia. Di base lo schema prevede treni Regionali Veloci da/per Bologna, treni Regionali da/per Verona, treni Regionali Veloci da/per Milano: una configurazione all'apparenza molto regolare, ma le cose purtroppo sono più complicate.

Direttrice sud: Regionali Veloci su Bologna
Questi sono i treni più regolari che circolino sulla linea. Partono ogni ora quasi sempre allo stesso minuto ed impiegano appena 14-15' per percorrere i 27 km della linea, grazie anche al fatto che con il nuovo orario RFI fa loro percorrere sempre i binari veloci. Per la loro regolarità e velocità sono diventati negli anni un punto di riferimento per studenti e lavoratori; non a caso il servizio di questi treni è programmato soprattutto per volontà della Regione Emilia Romagna. Rimangono alcune pecche, con qualche buco d'orario ed un paio di corse fuori cadenzamento, ma nel complesso (viste anche le composizioni abbondanti con molte carrozze) rappresentano la spina dorsale dei servizi regionali veloci da città a città.

Direttrice sud: Regionali su Rovigo o Ferrara
Questo tipo di servizio è sostanzialmente mancante: si contano un Venezia - Mantova, un Rovigo - Venezia ed una coppia di Ferrara - Venezia. Di fatto i treni regionali verso sud (Legnago, Monselice, Rovigo...) hanno origine e termine a Padova, obbligando al cambio per la prosecuzione su Venezia. Questa scelta ha una sua logica, perchè allora una manciata di corse percorrono anche la Mestre-Padova? Evidentemente, in attesa di investimenti seri e di una pianificazione attenta, si è preferito tamponare un paio di emergenze prolungando qualche corsa qui e la. Come potete immaginare, questa è una toppa ma non una soluzione...

Direttrice Ovest: Regionali Veloci su Milano
Dovrebbero fornire un servizio veloce per il capoluogo lombardo, ma (al contrario dei Bologna-Venezia) sono limitati a 4 coppie al giorno. Pare che le tracce sulla linea siano disponibili, ma che la Regione Veneto non intenda finanziarle; la conseguenza è che molti treni regionali veloci in uscita da Milano sono limitati a Verona, ai confini lombardi. E questa mancanza obbliga i veneti a prendere le più costose Freccebianche di Trenitalia... per spendere meno come Regione, finiamo con lo spendere di più come viaggiatori. Non sembra questo grande affare.

Direttrice Ovest: Regionali su Verona
Questo tipo di treni rappresenta il servizio "base", non troppo veloce, che ferma in tutte le stazioni. Dovrebbe essere la maglia capillare che raccoglie i passeggeri ovunque per portarli nei nodi, lavorando in parallelo con i treni veloci fra nodo e nodo. In una rete seria questi treni sarebbero usati solo per brevi spostamenti da e verso il nodo più vicino.
Come abbiamo visto, tra Verona Vicenza e Padova i treni Regionali Veloci sono praticamente assenti, quindi i treni lenti che fermano in tutte le stazioni diventano l'unica offerta a disposizione dell'abbonato regionale, per i brevi spostamenti come per i lunghi viaggi. Un Veronese o un Vicentino che debbano raggiungere Venezia devono scegliere fra pagare una costosa Freccia oppure accalcarsi per ore sul regionalino. Ecco una delle cause dell'affollamento: i treni locali vengono usati per la media percorrenza, in mancanza di alternative efficenti.
Ciliegina sulla torta: alcuni treni sono limitati alla tratta Padova - Venezia. Ad esempio, il Regionale 5611 parte da Verona ed è a Padova alle 11:00; il Regionale 5613 ha origine da Padova alle 11:50; il Regionale 5615 parte di nuovo da Verona ed è a Padova alle 13:00. Quindi fra le 11:00 e le 13:00 intorno a Vicenza non si muovono neppure i regionalini, altro che volere l'AV!
Queste anomalie non sono accettabili in un sistema di trasporto pubblico moderno.

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La mappa dei treni regionali presenti nell'orario 2013, da Mestre in direzione Padova.
Si conferma il cadenzamento dei RV da Bologna, in celeste; un po' peggio i R da Verona/Vicenza, in verde.

Regolarità
I Regionali Veloci su Bologna sono, nel complesso, cadenzati. Anche quelli su Milano, ma sono ridotti a 4 coppie lungo tutto l'arco della giornata. I Regionali su Verona hanno una impostazione di base vagamente cadenzata, ma sono pesantemente affetti da limitazioni di percorrenza e più o meno lievi variazioni nell'orario. Infine sono presenti una manciata di treni "spot" su Rovigo, Mantova, Ferrara e persino Castelfranco. Si, un singolo Venezia - Castelfranco via Padova sola andata... probabilmente frutto di qualche giochino oraristico per servire (male) due linee con un treno solo e far combaciare qualche turno.

Riassumendo...

Dopo questa prima analisi possiamo dire che l'orario ha una impostazione logica e regolare, per certi versi frutto dell'ultima impostazione FS di fine anni '90, quando ancora la competenze in materia non era delle Regioni. Purtroppo questo orario potenzialmente valido vede la sua efficacia rovinata da troppi pezzi mancanti e "rattoppi" provvisori accumulatisi negli anni. Cosa se ne fa il cittadino veneto di un singolo treno Brescia - Venezia la mattina presto se non esiste un Venezia - Brescia? Come si fa a promuovere il trasporto regionale se da Verona a Venezia ci sono solo trenini locali che impiegano due ore ed un quarto? Come fa lo studente a gestire comodamente variazioni nell'orario di lezione se i treni partono sempre ad orari diversi durante il giorno?

Prospettive

Sono in fase di ultimazione i binari tronchi presso la stazione di Padova, lato Mestre. Dovrebbero essere dei "binari metropolitani" per corse-navetta Padova-Venezia e ritorno, ma sono nati sotto una cattiva stella. Dovevano essere quattro, invece saranno soltanto due, per motivi mai chiariti ufficialmente: pazienza, per i primi tempi ce li faremo bastare. Ma la cosa più grave è il modo in cui sono collegati alla rete. Gli itinerari di ingresso e uscita dai nuovi binari si sovrappongono con quelli dei treni AV provenienti da Roma, con quelli dei merci diretti all'interporto e con alcuni i Regionali. Insomma, Padova avrà qualcosa come 12 binari, ma la maggior parte dei treni di ogni tipo dovrà comunque passare da un singolo punto. Con che effetti sulla regolarità del servizio, possiamo solo immaginarlo.

Conclusioni

Abbiamo visto che la quantità delle corse non è bassa in assoluto, ma è ancora insufficiente se prendiamo come riferimento regioni dove il trasporto ferroviario sta crescendo ed attira nuovi utenti: perchè la gente prenda il treno bisogna mettere più corse in orario. Aspettare un treno per 30-40 minuti è indegno per una linea a servizio di una Area Metropolitana con circa due milioni di abitanti.
L'impostazione dell'orario sarebbe regolare, ma l'offerta realmente finanziata è incompleta, vittima di una coperta economica troppo corta e di aggiustamenti fatti senza una visione complessiva.
Gli ultimi investimenti in infrastrutture nascono con una funzionalità limitata da scelte progettuali miopi.

La Mestre-Padova non è una linea al collasso, soprattutto dopo il raddoppio del 2006; probabilmente non è fra le 10 peggiori d'Italia e neppure fra le peggiori 20, ma si potrebbe fare molto di più sul fronte dell'organizzazione dei servizi con una spesa relativamente contenuta.

Sono stati promessi a tutto il Veneto nuovi treni e maggiori corse in orario, finora purtroppo non si è visto nulla. Forse qualcosa si farà a Giugno, almeno sulla Mestre-Padova, bisogna vedere come. Se la Regione si limiterà ad aggiungere un po' di treni sparsi lungo la giornata, possiamo già prevedere che gli effetti saranno blandi con spreco dell'investimento. Serve una riorganizzazione complessiva dell'orario regionale, almeno ad ovest di Mestre, giusto per iniziare. Bisogna prendere esempio dalle nostre regioni confinanti a Statuto Ordinario, Lombardia ed Emilia - Romagna, che oltre a costruire sottopassaggi hanno dedicato parte delle energie a riformare l'orario ferroviario.

E il Veneto, cosa intende fare? Nei prossimi giorni presenteremo e commenteremo i risultati dello Studio condotto dalla Regione per la riforma dell'orario ferroviario. Contiene novità interessanti...