Davide | Articoli | 22/03/2016 | PDF

Opere ferroviarie a Nordest, aggiornamento 03/2016

Facciamo il punto sulla situazione dei progetti infrastrutturali che riguardano Veneto e Friuli Venezia Giulia; si parla di Alta Velocità ma anche di ammodernamenti e progetti regionali. Aggiornamento a Marzo 2016.

[size=20]Asse orizzontale Milano - Venezia[/size]

Il più importante progetto infrastrutturale a NordEst è sicuramente l'Alta Velocità da Milano a Venezia, o perlomeno quel che ne rimane. Pianificata ad inizio anni '90 insieme alla "dorsale" Milano - Napoli, del progetto originale si è conservato praticamente solo il General Contractor Cepav2, un consorzio capeggiato da Eni.
Data l'importanza di considerare il progetto nella sua interezza, iniziamo la nostra panoramica da Milano.

Milano - Treviglio - Brescia

Quadruplicata già qualche anno fa con tecnologie tradizionali la tratta Milano - Treviglio, sono attualmente in corso i lavori di costruzione della nuova linea Treviglio - Brescia. La tratta si configura come una linea AV, con alimentazione a 25 kV in corrente alternata e come sistema di segnalamento il solo ERTMS/L2, al pari delle altre linee AV italiane di nuova costruzione. Non sono presenti stazione intermedie fra Treviglio e Brescia.
I lavori sono in uno stadio molto avanzato: a Gennaio 2016 sono iniziati i primi collaudi con il transito di "treni zavorra".
La messa in esercizio è prevista con il nuovo orario di Dicembre 2016.

L'impatto sui servizi di lunga percorrenza non sarà trascurabile. Complice la disponibilità di nuovi convogli "Frecciarossa 1000" da usare sulla Milano - Napoli, Trenitalia ha già iniziato ad utilizzare i convogli ETR.500 "Frecciarossa" sulle relazioni Milano - Venezia. Con l'apertura della nuova tratta questi treni potranno percorrere entrambe le linee AV Torino - Milano e Milano - Brescia, con un sensibile abbattimento dei tempi di percorrenza (circa un'ora in meno per la tratta Venezia - Torino, da 4h 30' a 3h 30').

Brescia - Verona

La tratta Brescia - Verona è attualmente in fase di progettazione definitiva; il tracciato iniziale è in fase di revisione per diminuire l'impatto ambientale ed economico, con riferimento alle coltivazioni pregiate presenti in zona. La Legge di Stabilità 2015 ha reso disponibili 2.268 Milioni di Euro a fronte di circa 4.000 stimati per il completamento della tratta. Non sono ancora disponibili stime sui tempi di realizzazione, anche se l'AD di Ferrovie dello Stato ha promesso genericamente l'avvio dei lavori per "l'anno prossimo".
La tratta dovrebbe avere caratteristiche tecnologiche di linea AV, ovvero tracciato separato dalla linea storica, alimentazione a 25 kV CA, segnalamento ETCS/ERTMS livello 2 (assenza di segnali luminosi).

Verona - Padova

La tratta Verona - Padova è la meno avanzata dell'intero asse; la scelta della Regione Veneto di investire energie mediatiche ed economiche nel progettare una TAV Venezia - Trieste si è rivelata controproducente, e col senno di poi anche "sospetta". Mentre dal lato Lombardo la conclusione si avvicina, il territorio veneto vive da ormai un decennio una fase di confuso dibattito.

Il recente orientamento di RFI sembra essere quello di un progetto meno impattante di quanto visto altrove in termini di TAV, ed è quasi sicura la scelta dell'affiancamento alla linea esistente, per quanto possibile.

Lo stato di avanzamento è quello di progettazione preliminare o definitiva a seconda delle sub-tratte:

Per la prosecuzione delle progettazioni e l'avvio dei primi cantieri negli anni successivi sono stati impegnati 1.869 Milioni di Euro, a fronte di una spesa complessiva stimata in circa 5 Miliardi. Non è ancora disponibile alcuna stima sui tempi di realizzazione.

(Dati Sole24ore del 24/02/16)

Padova - Mestre

La tratta Padova - Mestre è stata quadruplicata in affiancamento alla linea storica, senza marciapiedi e con tecnologie tradizionali (segnalamento luminoso ed alimentazione a 3 kV CC); consente i 220 km/h di velocità massima ed è stata aperta all'esercizio nel 2006.

Mestre - Venezia Santa Lucia

Attualmente è in corso una graduale riorganizzazione di impianti e binari lungo la tratta terminale dell'asse, con particolare attenzione alla struttura della stazione di Venezia. Sono tutti lavori gestiti internamente da RFI e non comportano nuove costruzioni visibili al pubblico. L'obiettivo è quello di aumentare la capacità del lungo ponte sulla laguna in modo da poter accogliere un eventuale aumento del traffico a lunga percorrenza; diventerà anche possibile prolungare a Venezia almeno alcune corse regionali che oggi fanno capolinea a Mestre.

Nodi e stazioni ferroviarie

Per motivi di spazio rimandiamo ad un articolo di prossima pubblicazione la descrizione dei progetti riguardanti i nodi di Verona, Vicenza, Padova, Mestre e Venezia.

[size=20]Assi nord-sud[/size]

Asse del Brennero e Galleria di Base del Brennero (BBT)

Il progetto integrale prevede il raddoppio dell'intera linea da Verona all'Austria, passando da due a quattro binari. La tratta Verona - Fortezza, da realizzarsi in superficie e divisa in lotti funzionali con diverse priorità, è ancora allo stadio di progettazione preliminare, mentre per la tratta Fortezza - Innsbruck è già iniziata la costruzione della galleria di base.
Il BBT sarà lungo 64 km, battendo i 57 km del nuovo Gottardo Svizzero (GBT), e con una pendenza massima del 6,7 per mille costituirà uno dei corridoi preferenziali per il transito delle merci attraverso le Alpi. Maggiori dettagli sul sito ufficiale del progetto.
Attualmente l'avanzamento lavori è pari al 20% dello scavo, corrispondenti al 10,3% dell'intera opera sul lato italiano; risulta disponibile un finanziamento di 1.757 Milioni di Euro, sufficienti a coprire il fabbisogno di spesa fino al 2019. La data di fine lavori è fissata per il 2025, tra 9 anni, un tempo proporzionalmente simile a quanto richiesto dal GBT.

(Dati Sole24ore del 24/02/16)

Padova - Bologna

Nessun progetto generale di ammodernamento e potenziamento è previsto per la tratta Bologna - Padova, che pure rappresenta il collegamento principale fra il NordEst ed il Centro Italia. Al momento i due binari esistenti vedono un traffico misto comprendente merci, regionali e lunga percorrenza, con una velocità massima di 180 km/h. Futuri potenziamenti del traffico richiederanno di aprire un discorso anche su questa direttrice; la Camera di Commercio ci aveva provato nel 2014, prima di spostare la sua attenzione su nuovi progetti edilizi riguardanti le stazioni.

A Bologna sono in corso i lavori per separare il traffico AV da quello regionale in ingresso nel nodo; ad opera conclusa i treni AV fermeranno nella nuova stazione sotterranea.

Calalzo - Trentino - Tirolo

Lo scorso 13 febbraio è stato firmato a Cortina un'interessante protocollo di intesa fra la Regione Veneto, la Provincia Autonoma di Bolzano ed il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Soggetto dell'accordo è lo studio per il ripristino di un collegamento ferroviario fra Calalzo, Cortina e Dobbiaco. L'obiettivo di Zaia sarebbe quello di avere la tratta fino a Cortina pronta in tempo per i Mondiali di Sci del 2021.

Va precisato che il protocollo di intesa per ora prevede unicamente "lo studio di fattibilità per definire le politiche trasportistiche, il modello di esercizio e le linee guida progettuali che consentano di quantificare l'impegno economico dell'opera", da sottoporre a valutazione all'inizio del 2017; non sono stati ancora presi impegni di alcun tipo riguardo progettazione e finanziamenti.

Premesso questo, si tratta sicuramente di un progetto interessante per la mobilità locale e regionale, non solo turistica; a maggior ragione se, come vociferato, le linee afferenti a Calalzo venissero potenziate con lavori mirati. Se si escludono ristrutturazioni e raddoppi in sede, per la Regione del Veneto sarebbe la prima nuova opera ferroviaria a valenza passeggeri dopo la riapertura della Treviso - Portogruaro nel 2000.

[size=20]Verso il NordEst dell'Europa[/size]

Venezia - Trieste

A distanza di mesi si conferma la prosecuzione del progetto di potenziamento della linea attuale. Qualche dettaglio è venuto recentemente dalla Commissione Trasporti della Camera; citiamo direttamente dal verbale ufficiale della seduta.

Gli stessi interventi, come già detto realizzabili per fasi anche al fine di facilitarne il finanziamento e la realizzazione in presenza di esercizio, sono stati articolati nei seguenti scenari temporali.
[list=1]
  • Interventi di breve periodo, finanziati dal decreto Sblocca Italia e già in corso di realizzazione; trattasi di interventi puntuali sulle geometrie del binario e sulle opere civili, adeguamento della trazione elettrica e modifiche agli impianti di sicurezza.
  • Interventi di medio periodo: varianti di tracciato in località Portogruaro, Latisana e sul fiume Isonzo, potenziamento dell'impianto di Latisana, potenziamento tecnologico e soppressione di 21 passaggi a livello.
  • livello.
    3. Interventi di lungo periodo: realizzazione nuova linea AV/AC tra Ronchi e Aurisina (1a fase - tratta Bivio S. Polo - Aurisina, inclusa interconnessione con la linea storica e la variante alla linea Gorizia - Trieste), ripristino "linea dei bivi", interventi agli impianti di Monfalcone e Quarto d'Altino/Portogruaro; un ulteriore fase di lungo periodo prevede il quadruplicamento Ronchi - Bivio S. Polo (2a Fase della nuova linea AV/AC Ronchi - Aurisina).

  • In particolare, per quanto riguarda la tratta tra Portogruaro e Aurisina sono previsti i seguenti interventi infrastrutturali.
    Tra Portogruaro e Ronchi dei Legionari, 3 varianti di tracciato per elevare la velocità a 200km/h: Portogruaro, Latisana e Isonzo, rispettivamente di estesa pari a circa 1.2, 3.9 e 4.4 km, tutte in superficie anche al fine di limitare gli impatti con la falda freatica; è prevista anche la soppressione di 12 passaggi a livello.
    Tra Ronchi dei Legionari e Aurisina, dove l'attuale tracciato non può essere ammodernato per i complessi vincoli orografici, è prevista la realizzazione di una variante che si identifica nel progetto preliminare AV/AC Ronchi - Trieste, già presentato da RFI nel 2010 e che consiste nella realizzazione di una nuova linea con caratteristiche AV, avente un'estesa complessiva di circa 18 km quasi completamente in galleria. La tratta ha inizio subito dopo la stazione di Ronchi dei Legionari e si innesta sulla linea storica poco prima della stazione di Aurisina.

    Segnaliamo che alcuni di questi interventi hanno già l'iter avviato o addirittura sono stati conclusi (modifiche impiantistiche al segnalamento).

    Per maggiori informazioni rimandiamo all'approfondimento che abbiamo dedicato alla tratta poche settimane fa.