Davide | Articoli | 22/06/2014 | PDF

Cadenzato Veneto: nomi e cognomi

Chi ha disegnato il Cadenzato? Chi ha deciso gli orari, chi ha fissato il budget, chi ha approvato le decisioni, chi ha rappresentato i cittadini durante tutto il processo?

L'Orario Cadenzato è il risultato di un Tavolo di Lavoro attivato dalla Giunta Regionale del Veneto; istituito nel 2011 i lavori si sono protratti per circa due anni. In questo articolo descriviamo la composizione del Tavolo di Lavoro e la genesi dell'Orario Cadenzato, indicando le figure che più hanno contribuito al risultato attuale.

Cronologia

Composizione del Gruppo di Lavoro ed altri responsabili

Citando dalla DGR n. 1450, il tavolo di lavoro e confronto è così composto:

A tale tavolo sono stati inoltre chiamati a partecipare n. 3 rappresentanti delle Associazione dei Consumatori.

Stranamente non è mai stato previsto nessun rappresentante di RFI, il Gestore dell'Infrastruttura nazionale, al quale spetta l'ultima parola per l'assegnazione delle tracce orarie lungo le linee.

I rappresentanti delle imprese ferroviarie

Come risulta dalle firme in calce ai documenti:

per Trenitalia: Ing. Calzavara, Fiorenzo Del Piero, Fausto Dorio.

per Sistemi Territoriali: Ing. Bruno Caleo, Ing. Giuseppe Dalla Via.

I rappresentanti dei consumatori

I rappresentanti dei pendolari veneti sono i tre delegati regionali scelti fra le associazioni riconosciute dalla Regione del Veneto come da Legge regionale 23 ottobre 2009, n. 27, ex DDR n.12 del 15 maggio 2012 identificante 8 associazioni (Adoc, Adiconsum, Codacons, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, La casa del Consumatore, Unione Nazionale Consumatori) in quanto rappresentative ciascuna di almeno lo 0,5 per mille rispetto alla popolazione veneta (in aggiunta ad altri requisiti).

I tre delegati inizialmente designati erano Ivano Mometti (Federconsumatori Veneto), Monica Multari (Presidente Regionale del Movimento Consumatori) ed un terzo rappresentante. In un secondo momento questa terza persona è stata sostituita da Mario Vio, allora membro dell'Osservatorio Regionale della mobilità e Coordinatore Regionale di Assoutenti Veneto, in virtù della sua esperienza in materia, nonostante Assoutenti non faccia parte delle associazioni riconosciute dalla Regione del Veneto.

Non esiste un atto ufficiale di nomina dei rappresentanti; la Regione Veneto ci ha comunicato ufficialmente che "i tre rappresentanti delle Associazioni sono stati indicati direttamente dalle stesse, tra le Associazioni riconosciute a livello regionale" (28/11/2013).

L'attività di questi tre rappresentanti è riassunta da due lettere inviate alla Regione, gli unici documenti pubblici che siamo riusciti a rintracciare.

La prima di queste lettere, del 15/11/2011, contiene un elenco "linea per linea" delle criticità riscontrate nella bozza iniziale, insieme ad alcune proposte di correzione. Si accenna alla disponibilità di ulteriore materiale di analisi e si lamenta la mancanza di informazioni importanti.

Nella seconda lettera, del 30/06/2012, testimonia la presenza di criticità anche nella nuova bozza prodotta dai tecnici, fornendo spunti di soluzione e linee di indirizzo per migliorie future.

Nei due documenti si fa menzione del coinvolgimento di alcune rappresentanze di Associazioni e Comitati; stranamente però la pagina web di Assoutenti Veneto non riporta alcuna notizia relativamente ai due anni di lavori del Cadenzato, e neppure lo fanno Federconsumatori e Movimento Consumatori.

Il Tavolo di Lavoro coordinato dall'Ing. Menna non sembra comunque aver recepito le indicazioni dei tre rappresentanti, se è vero che uno dei tre avrebbe recentemente definito il nuovo orario ferroviario come un modo per disincentivare l'uso del treno.

I costi

Al momento l'unico costo identificabile con precisione è quello attribuibile all'incarico di consulenza attribuito all'Ing. Domenico Menna, ufficialmente indicato come Coordinatore del Gruppo di Lavoro sul Cadenzato.

La DGR n. 1791 del 13 luglio 2010, pubblicata nel BUR n. 63 del 03 agosto 2010, individua alcune attività tecnico-amministrative e gestionali da affidare a competenze esterne, "stante sia la complessità delle materie in argomento, sia l'impossibilità di utilizzare, con risultati ottimali, personale regionale non presente in organico"; queste attività possono essere così riassunte:


Il soggetto a cui affidare l'incarico è stato individuato, nella persona dell'ing. Domenico Menna, in considerazione della sua esperienza maturata in materia, sia in qualità di Dirigente Regionale dell'Unità di progetto "Trasporti Ferroviari Veneti", sia di consulente regionale per questi aspetti specifici. [...] Il compenso per l'espletamento delle attività sopra descritte [...] è stato quindi quantificato in [...] complessivi € 105.019,20 oltre all'eventuale rimborso delle spese sostenute [...]

La DGR n. 1273 del 03 agosto 2011, pubblicata nel BUR n. 67 del 06 settembre 2011, individua di nuovo alcune attività tecnico-amministrative e gestionali da affidare a competenze esterne, "Stante sia la complessità delle materie in argomento, sia l'impossibilità di utilizzare, con risultati ottimali, personale regionale non presente in organico, anche alla luce della recente messa in quiescenza di personale avente mansioni dedicate a tali scopi"; queste attività possono essere così riassunte:


il soggetto a cui affidare l'incarico è stato individuato, nella persona dell'ing. Domenico Menna, in considerazione della sua esperienza maturata in materia, sia in qualità di Dirigente Regionale dell'Unità di progetto "Trasporti Ferroviari Veneti", sia di consulente regionale per questi aspetti specifici. [...] Il compenso per l'espletamento delle attività sopra descritte [...] è stato quindi quantificato in [...] complessivi € 107.078,40 oltre all'eventuale rimborso delle spese sostenute [...]

Nel complesso quindi all'Ing. Menna solo nel biennio 2011-12 sono stati riconosciuti 212.097,60 euro, più i rimborsi spese.

La Regione Veneto conta circa 5 milioni di abitanti, con più di 1.800 km di binari sul suo territorio, e possiede una propria impresa ferroviaria certificata, Sistemi Territoriali. Stupisce quindi che l'Amministrazione Regionale non abbia in organico una persona a cui affidare la programmazione dei servizi regionali, dovendo così ricorrere a costosi contratti di consulenza.