Amministratore | Articoli | 03/08/2014 | PDF

La Regione Veneto non vuole i treni per Monaco?

La notizia è gravissima: i nuovi collegamenti Venezia - Monaco e Verona - Monaco curati dalle ferrovie tedesche sono a rischio soppressione per l'opposizione di Trenitalia. Dopo anni di stagnazione ferroviaria, ai Veneti si cerca di impedire l'utilizzo di treni nuovi, puliti e puntuali.

Precisazione 12/12/2010: a distanza di giorni, le notizie apparse sulla stampa che davano la Regione Veneto come "alleata" di Trenitalia nell'ostacolare i nuovi treni non sono state confermate ma neppure smentite. L'ufficio stampa regionale non riporta alcun commento ufficiale sull'argomento da parte dell'assessore Renato Chisso; l'articolo è stato aggiornato di conseguenza.
I treni EuroCity 86/87 Venezia - Monaco e vv. sono regolarmente partiti, saltando le fermate di Mestre, Padova e Vicenza, per le quali sono stati previsti autobus sostitutivi. RFI non ha fornito nessuna indicazione sui treni, neppure nelle stazioni con servizio viaggiatori.

In vista del cambio orario del 12 dicembre prossimo stavamo preparando un articolo che descrivesse il nuovo piano dei servizi; poco da dire in realtà, visto che l'orario regionale è sostanzialmente lo stesso da più di 10 anni, alla faccia della metropolitana di superficie. Una novità positiva c'era: la conferma dei treni austrotedeschi Verona - Monaco e l'attivazione di un collegamento diurno Venezia - Monaco, sempre a cura di DB/OeBB. Dopo anni di continue soppressioni da parte di Trenitalia, dopo anni in cui nessun treno diurno FS collega più l'Italia alla Germania, nè all'Austria, e neppure alla Slovenia, il ripristino dei collegamenti ferroviari internazionali non poteva che essere una buona notizia.

Ma evidentemente a Trenitalia non basta cancellare i treni: se non li fa lei, non devono farli neanche gli altri. E la Regione Veneto è d'accordo!

Andiamo con ordine, e cominciamo dal Piemonte. Si, perchè in Piemonte è da poco partita una compagnia passeggeri privata, ArenaWays, la prima in assoluto sui binari italiani. L'obiettivo è ambizioso: collegare Torino a Milano con treni di qualità, e fornire una valida alternativa ai collegamenti targati FS. A pochissimi giorni dalla partenza del servizio, e dopo tutte le presentazioni stampa, dalla nebbia burocratica romana è emerso l'URSF, Ufficio Regolamentazione dei Servizi Ferroviari, che ha vietato ad ArenaWays di effettuare fermate intermedie, in quanto sottraendo passeggeri potrebbero danneggiare il Contratto di Servizio fra Trenitalia e Regione Piemonte. Un tempismo perfetto. Come andare dal fornaio il giorno prima dell'inaugurazione e dirgli che potrà sfornare solo pane integrale.

Una legge dello Stato prevede questa possibilità, ma sono le imprese (Trenitalia) e le Regioni (Piemonte/Veneto) coinvolte che devono fare ricorso e presentare le proprie osservazioni. Se è comprensibile che Trenitalia non voglia concorrenti, più dubbia è la posizione delle Regioni.

Autobus OeBB a Mestre. L'unico modo rimasto per andare in Austria di giorno via Tarvisio senza usare l'auto.

Veniamo al Veneto. Due anni fa Trenitalia ha cancellato la tratta italiana degli EuroCity diurni Venezia-Vienna, che a tutt'oggi si fermano a Villach e proseguono con autobus via A23/A4. La Regione Veneto non ha mosso un dito.
Trenitalia ha cancellato anche l'unico collegamento diurno con la Slovenia: ancora, la Regione Veneto ha lasciato correre.
Trenitalia ha segato anche i treni diurni sul Brennero (EC "Garda" Monaco-Verona ed EC "Tiepolo" Monaco-Venezia) lasciandoli limitati alla frontiera del Brennero, e la Regione non ha fiatato.

Il Veneto da anni sta perdendo treni su treni e nessuno batte ciglio. Se però i treni ritornano da sè, improvvisamente le acque si agitano ed iniziano manovre per ostacolarli con lo stesso meccanismo usato in Piemonte. Si legge sulla stampa locale:

" la nostra Regione si è schierata al fianco di Trenitalia inviando una relazione in cui sottolinea come il servizio dei tedeschi crea problemi al trasporto regionale "

Ma perchè? In virtù di quale mandato? Con che vantaggi per il NordEst? Sempre che ci siano dei vantaggi a boicottare nuovi treni...

Perchè la Regione Veneto si dovrebbe schierare con Trenitalia e non con i passeggeri e i pendolari?

La stessa Trenitalia che si è permessa il lusso di sospendere servizi sulla Ponte - Calalzo senza preavviso.

La stessa Trenitalia che è stata multata nel 2007, 2008, 2009, 2010 dalla stessa Regione per inadempienza al Contratto di Servizio.

Chi di voi difenderebbe l'elettricista che vi ha sbagliato quattro lavori di seguito?

Ma c'è di più. Trenitalia ha appena acquistato una impresa ferroviaria tedesca, Arriva Deutschland. " Da preda a predatore ", titola il servizio stampa di FS. Ma come? Trenitalia compra imprese in Germania, e i tedeschi non possono fare SEI treni in Italia?

Siamo quindi di fronte ad un "predatore"? Vengono i brividi.

Continuiamo: davvero un Venezia - Monaco via Verona danneggia il trasporto Regionale? Facciamo due conti per un viaggio Venezia - Verona in seconda classe:
Regionale: 17 fermate intermedie, 2h 17', 6,25 euro
Regionale Veloce: 5 fermate intermedie, 1h 37', 6,25 euro
EuroStarCity: 3 fermate intermedie, 1h 10', 18,50 euro
EuroCity DB/OeBB: 3 fermate intermedie, 1h 20', 14 euro
Appare subito ovvio che gli EuroCity tedeschi siano in concorrenza non con i Regionali, bensì con i costosi EuroStarCity di Trenitalia, ovvero le "Freccebianche". Che sono un servizio a mercato, non sussidiato dalla Regione.

Perchè mai la Regione Veneto dovrebbe proteggere un servizio di mercato del gruppo FS?

Ma non è finita: in Alto Adige la politica si indigna violentemente contro la decisione dell'URSF di vietare le fermate intermedie agli EC tedeschi: " assolutamente inaccettabile e contro ogni ragionevolezza " l'ha definita l'assessore provinciale Widmann. Che annuncia battaglia.

Se c'è un posto dove i treni funzionano, quello è l'Alto Adige. Dove la metropolitana di superficie è stata realizzata in Val Venosta e in Val Pusteria in soli 3-4 anni, mentre in Veneto dopo 10 e passa anni di annunci abbiamo solo due trenini sulla Mestre-Adria.

Dove le cose funzionano, i nuovi treni sono i benvenuti e difesi con la forza. Da noi l'atteggiamento è, come minimo, di silenzio; difficile pensare che non ci sia un legame.

Una domanda per la politica: ma non sarà il caso di cambiare registro? I Veneti vogliono i treni!