Davide | Articoli | 28/12/2010 | PDF

Abbiamo provato i treni tedeschi

VENEZIA - Ad un anno dalla sua soppressione, con l'ultimo cambio di orario è tornato a Venezia il treno diretto per Monaco di Baviera, stavolta gestito completamente dalla partnership DB/OeBB/LeNORD dopo l'abbandono del servizio da parte di Trenitalia. In questo articolo un breve reportage dal viaggio inaugurale, fra nuovi servizi, ostacoli ministeriali ed il silenzio delle regioni.

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Il materiale dell'EC 86 Venezia - Monaco in arrivo a Santa Lucia come IMV da Verona (12/12/10, foto F. Gitto)

Preceduto da una breve presentazione alla stampa, alle 13.36 di domenica 12 dicembre è partito regolarmente da Venezia Santa Lucia l'EC 86, al traino della E.190.014 che si è occupata anche della manovra in tutto lo scalo lagunare, sempre con personale LeNORD. La presentazione è stata preceduta dall'intervento in forze della PolFer che ha provveduto a raccogliere nominativi e qualifiche dei presenti; magari ricevessero simili ordini anche contro chi imbratta i rotabili!

A causa delle decisioni dell'URSF (Ufficio Regolazione Servizi Ferroviari) il treno non ha effettuato alcuna fermata viaggiatori fino a Verona Porta Nuova: se escludiamo straordinari e notturni, che un treno passeggeri salti le fermate nei nodi di Mestre e Padova è veramente un fatto insolito. Una fermata era prevista anche a Vicenza.

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La E.190.014 "Taurus" manovra sulla radice di Venezia Santa Lucia (12/12/10, foto F. Gitto)

Dopo le numerose proteste anche istituzionali, l'URSF ha infatti mantenuto le limitazioni alle fermate solamente per i treni di nuova istituzione. Nonostante le difficoltà incontrate, "siamo soddisfatti di essere riusciti a ripristinare il collegamento ferroviario diretto fra la Germania e la splendida città di Venezia", ha dichiarato Kerstin Schoenbohm, Direttrice Marketing e Comunicazione di DB Italia, che precisa: "il nostro obiettivo comunque non si esaurisce certo con un singolo treno." L'Amministratore Delegato di di NordCargo, Giorgio Spadi, ha invece fatto sapere che si è mosso ufficialmente con gli organi interessati precisando che "la tratta Brennero-Verona, regolarmente prevista in orario ed effettuata come EC 86/87 fino a sabato 11, non può in alcun modo qualificarsi come nuovo collegamento, pertanto è ferma intenzione del gruppo quella di rispettare il divieto solamente nella tratta fra Venezia e Verona".

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La 1216 014 termina la manovra posizionandosi al binario 10: fra poco si parte! (12/12/10, foto F. Gitto)

Non così la pensa RFI, che nel frattempo ha letteralmente cancellato la coppia di treni da tutti i tabelloni fino al confine; per l'EC 86 gli M53 di stazione (i quadri cartacei gialli con l'elenco dei treni in partenza) a Venezia riportano solo Monaco come destinazione e Innsbruck come fermata intermedia, mentre in tutti gli altri neppure compare. Sui tabelloni di Venezia si leggeva solo "Brennero", corretto in "Monaco via Brennero" prima della partenza; a Verona i tabelloni a palette davano "riservato". A chi, non è dato saperlo. A Rovereto l'EC 87, non presente sui monitor, è stato annunciato come "treno in transito al binario 2, allontanarsi dalla linea gialla".

A proposito di Rovereto: il Regionale Veloce 2261 si è presentato al binario con 25 minuti di ritardo, con sole 5 carrozze (di cui una prima ovviamente declassata) già strapiene di gente che tornava dai mercatini di Natale; peccato che sul marciapiede ci fossero quasi un'ottantina di persone, una quarantina delle quali sono state costrette a rimanere a terra, perdendo del tutto coincidenze a Verona e Bologna con altri treni già pagati. L'unico sportello di biglietteria è stato preso d'assalto, con la Polfer costretta ad intervenire per placare gli animi.
Assolutamente impietoso il confronto con il viaggio dell'EuroCity 86 fermo allo stesso marciapiede.

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RV 2261 a Rovereto per Bologna: impossibile salire sulle 5 carrozze presenti. (12/12/10, foto D. Cester)

Il materiale che raggiunge Venezia, la notte riposa a Verona; l'EC 86 arriva a Venezia come invio, e alla stessa maniera l'EC 87 riparte su Verona. Era stato chiesto di poter fare servizio viaggiatori invece di due invii in modo da ottimizzare l'uso del materiale ed aumentare i servizi lungo la linea (tra Venezia e Verona in quelle fasce vi è solo un Frecciabianca all'ora); richiesta "ovviamente" respinta, ma mai ci saremmo aspettati di assistere all'operazione "questo treno non esiste":


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Per FS forse no, ma per i passeggeri invece esiste eccome, ed è un buon treno. Il confort di marcia è decisamente alto: l'insonorizzazione raggiunge ottimi livelli nei salottini business, ma si apprezza il basso livello di rumore anche nella carrozza di seconda a salone, pure affollata. Bagni puliti e adeguatamente riforniti.

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Lo scompartimento da 6 passeggeri di seconda classe (12/12/10, foto P. Corposanto)

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Arrivi e partenze sono all'insegna dello sprint, quando la E.190 fa sentire le sue doti, finalmente una macchina moderna e potente alla testa di treni a lunga percorrenza; d'altra parte è pur sempre una locomotiva pax/merci da 230 km/h, anche se su rete RFI è omologata solo per i 160 km/h. Gli orari di arrivo e partenza sono stati rispettati senza problemi.

Il vagone ristorante lascia piacevolmente sorpresi, un altro aspetto spesso trascurato sui treni nazionali non-AV; a bordo è possibile pranzare, gustare piccoli snack, gustare un ottimo dessert o anche solo bere una birra in compagnia. Il personale è gentile e disponibile, e soprattutto presente lungo tutto il treno.

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Nel vagone ristorante trovano posto comodamente una trentina di persone (12/12/10, foto P. Corposanto)

I prezzi: per un Venezia-Verona in seconda classe si parte da 14 euro; per tutta la tratta fino a Monaco si spendono 127 euro in prima classe e 77 euro in seconda, con la possibilità però di poter prenotare su internet posti in offerta a 39 euro, fino a tre giorni prima della partenza a meno di esaurimento.
Il biglietto di prima classe include una scelta di quotidiani nazionali ed il servizio caffetteria al posto, con scompartimenti-salottino da 4 persone, dotati di prese elettriche, aria condizionata e tavolini.

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Weissbier e Sacher con la panna: un veloce (e gustoso) snack pomeridiano. (12/12/10, foto P. Corposanto)

Nel complesso è un servizio di alto livello, penalizzato da limitazioni incomprensibili ai viaggiatori e dall'assenza di informazioni ufficiali in stazione; sono ancora in pochi a sapere che è possibile viaggiare comodamente da Venezia a Monaco su un treno diretto, con vagone ristorante, facendo il biglietto direttamente a bordo senza sovrapprezzo. A quasi un anno di distanza dai nostri primi viaggi sugli EC austro-tedeschi possiamo confermare appieno la qualità del viaggio, ma anche, purtroppo, l'ostracismo mostrato dal sistema nazionale.

Per i prossimi giorni si attendono le prime novità da parte del Ministero in merito ai divieti di effettuare fermate intermedie, decisioni a cui la coppia Venezia S.L.-Muenchen Hbf è particolarmente interessata.

Articolo apparso anche su Ferrovie.it