Amministratore | Articoli | 03/08/2014 | PDF

ACTV, APS, BUSITALIA: prove di fusione?

PADOVA - Lo scorso 29 gennaio si sono incontrati Giorgio Orsoni, sindaco di Venezia, Flavio Zanonato, sindaco di Padova, e Mauro Moretti, amministratore delegato di FS; lo scopo dell'incontro era la firma di una lettera di intenti per avviare una collaborazione fra le rispettive aziende di trasporto.

Ad oggi infatti il bacino metropolitano di Padova e Venezia è servito essenzialmente da tre imprese di trasporto su gomma secondo il seguente schema di massima:

Da tempo le aziende locali operanti in vari settori stanno procedendo a fusioni e riorganizzazioni; uno degli ultimi esempi si è avuto con la tribolata fusione tra Acegas-APS ed il gruppo Hera, entrambe nel settore energetico. Questa è una tendenza generalizzata dovuta essenzialmente alle mutate condizioni normative che regolano l'affidamento dei servizi pubblici; i nuovi meccanismi via via introdotti hanno demolito le certezze che regolavano la vita delle ex-municipalizzate. Oggi è possibile (quasi mai obbligatorio) che alcuni servizi vengano messi a gara: ecco che per le aziende diventa importante formare una "massa critica" per evitare di perdere i bacini fino ad oggi serviti.
Lasciamo a politici ed economisti eventuali giudizi su questi processi, limitandoci a prendere atto della tendenza in corso e delle mutazioni avvenute nel quadro normativo.

Nel settore dei trasporti, gli anni dal 2008 al 2011 hanno portato alla fusione di La Marca S.p.a., CTM S.p.a., ACTT S.p.a., ATM S.p.a nella nuova società MOM - Mobilità di Marca; la nuova azienda si configura come maggiore soggetto operante nell'area trevigiana. Con il nuovo accordo potrebbe ora essere la volta dell'area metropolitana fra Padova e Venezia, area per la quale i firmatari ritengono "imminente" l'indizione della gara di bacino per l'assegnazione dei servizi TPL.

Obiettivo dichiarato della "collaborazione" è arrivare in meno di un anno ad una vera e propria integrazione della società, in toto oppure per scorporo dei rami d'azienda ritenuti utili; ad esempio per ACTV potrebbe addirittura essere oggetto di valutazione la separazione del settore automobilistico da quello navigazione. Di queste valutazioni si occuperà un tavolo di lavoro appositamente istituito fra i soggetti interessati.

Cosa prevede l'accordo

La lettera di intenti sottoscritta a Padova presenta alcuni punti di particolare interesse:
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  • L'obiettivo della cooperazione è quello di acquisire maggiore forza per partecipare alla gara per l'affidamento del trasporto pubblico locale, gara che viene data per certa
  • Viene espressamente indicata l'esigenza di considerare anche Trenitalia come futuro interlocutore; questo nell'ottica di integrazione dei nuovi servizi su gomma con il nuovo orario cadenzato, anche questo ritenuto di sicura attivazione;
  • Le prime due aziende ad essere integrate in una nuova compagnia saranno APS e Busitalia (ex SITA), entro 6 mesi dall'approvazione finale del processo;
  • Nel giro di altri 3 mesi, se il Comune di Venezia si confermerà interessato, verrà incorporata anche ACTV, con o senza il ramo navigazione.
  • I primi effetti

    Il punto 3, l'integrazione di APS con Busitalia, ha già iniziato a manifestarsi con l'annuncio che gli autobus extraurbani di Busitalia non arriveranno più in stazione ma si fermeranno ai capolinea del tram di APS. L'intento è chiaramente quello di risparmiare tagliando le tratte oggi gestite "in parallelo", ovviamente non mancano le perplessità. Che fine farà la nuova autostazione delle corriere adiacente alla stazione ferroviaria, si distruggerà il polo intermodale faticosamente costruito appena un paio di anni fa? Ce la farà il piccolo tram a batterie a sostituire gli autobus da 18 metri carichi di studenti da Sottomarina e Piove di Sacco, visto che già oggi viaggia strapieno? Al capolinea del tram, progettati per il traffico privato, si creerà il caos di autobus in manovra nelle ore di punta? Per quanto riguarda il sovraffollamento, pare che siano in ordine due convogli aggiuntivi e si pensi di portare la frequenza dei passaggi ad uno ogni 5'; difficile dire se sarà sufficiente, di certo già oggi il tram viaggia pieno per buona parte della giornata e c'è ancora molto lavoro da fare sull'asservimento semaforico.

    La buona notizia è che si comincia a parlare di biglietto integrato fra APS e SITA/Busitalia. Speriamo bene, perchè finora il 2013 ci ha portato la sparizione del biglietto integrato fra Trenitalia APS... un passo in avanti e uno indietro.

    Nel complesso le prime novità dovrebbero essere rese operative a partire da luglio 2013.

    Le reazioni

    Positive anche se caute le osservazioni del mondo sindacale. In una nota congiunta le segreterie di diverse sigle (FILT CGIL, FIT CISL, UILTRASPORTI, UGL TRASPORTI, FAISA CISAL, FAST, ORSA) approvano il progetto nella misura in cui potrà ridurre le diseconomie di gestione, eliminare le sovrapposizioni tra le corse ed anzi aumentare l'integrazione dei diversi servizi. Si dovrà però prestare molta attenzione al modo in cui l'accordo verrà attuato, con particolare attenzione alle possibili ricadute occupazionali e contrattuali; inoltre dovrà essere evitata ad ogni costo ogni forma di "svendita" da parte dei proprietari pubblici verso eventuali soggetti privati.

    Da parte nostra un commento soprattutto al tema dell'integrazione tariffaria: e sarebbe anche ora! Si poteva fare benissimo anche senza fusione, come nel resto d'Italia, ma pazienza: se le cose funzionano a noi non importa che le società siano una o mille, quello che vogliamo sono servizi di livello europeo. Se arriverà l'integrazione tariffaria, bene, altrimenti sarà stato solo un gioco amministrativo.