Amministratore | Articoli | 01/03/2013 | PDF

Facciamo il punto sulle Ferrovie Friulane

Lo scorso 25 giugno la Regione Friuli Venezia Giulia ha festeggiato i 125 anni di attività del proprio simbolo ferroviario, la Ferrovia Udine - Cividale.
L'anniversario ha portato con sé, oltre ad un sentito festeggiamento, una riflessione sugli scenari attuali e futuri della mobilità ferroviaria friulana.

La festa

Il 25 giugno 2011 la Ferrovia Udine - Cividale ha celebrato, con una cerimonia rivolta alla cittadinanza, un importante anniversario: la linea veniva infatti inaugurata nel 1886, esattamente 125 anni fa.
I festeggiamenti si sono tenuti a Cividale, nel nuovo edificio di stazione, aperto al pubblico dal 2008, e sono stati adeguatamente pubblicizzati presso il pubblico. La risposta non è mancata: erano presenti le autorità locali, gli appassionati di ferrovia, ma soprattutto un buon numero di cittadini interessati a saperne di più su un pezzo di storia del proprio territorio.
I partecipanti hanno potuto ammirare una mostra fotografica, allestita al piano superiore dell'edificio di stazione, oltre a prendere parte alla conferenza di celebrazione, e a gustare un ricco buffet.

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A testimonianza dell'importanza dell'occasione, sul piazzale binari è stata disposta, con gran lustro, una vetrina del parco rotabili storico e attuale della FUC: era infatti presente almeno un esemplare dei veicoli, dalle classiche automotrici ALn 663 ai recenti Stadler GTW 2/6, con la gradita comparsa di un'automotrice storica OMS gruppo ADn 800. Il piatto forte era ovviamente rappresentato dalla presenza delle due nuovissime locomotive elettriche gruppo E190, parte della famosa e fortunata famiglia "Taurus 3" di Siemens. Tutti i rotabili erano aperti al pubblico, con personale FUC a fare da guida, e gli interessati sono stati invitati a fotografare ogni dettaglio in piena libertà, sui mezzi e nell'edificio di stazione.
Interessante la presenza delle più disparate fasce di popolazione, anche famiglie con bambini, a dimostrazione della festa popolare che ha coronato l'anniversario. Vedendo tanta partecipazione alla ferrovia verrebbe facilmente da pensare che "sembra di essere in Germania", ma il valore di questo fenomeno sta proprio nel fatto che avviene in Italia, legato ad una storia completamente locale.
Da notare che, non essendo la linea elettrificata, le E190 sono state portate a Cividale al traino di una macchina diesel, probabilmente del gruppo De 424, anch'esso presente in parata.

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Lo spirito

La conferenza non è stata una mera celebrazione di fasti passati, quanto piuttosto un'esplicita dichiarazione della volontà di miglioramento ed espansione nel prossimo futuro.
Dal momento in cui la gestione della linea è passata in mano alla Regione, nel 2005, il servizio ha visto precisi e costanti progressi: ammodernamento della rete, rivisitazione della fruibilità di diverse fermate, una nuova fermata in ambito udinese, i nuovi treni e la nuova stazione di Cividale.
Questo traguardo, secondo le parole dell'assessore ai trasporti, Riccardo Riccardi, è considerato dall'amministrazione un punto di partenza per importanti progetti di più ampio respiro.
Il progetto dichiarato da Riccardi è chiaro: arrivare progressivamente a curare il trasporto passeggeri in Regione tramite una propria società "FVG Treni", partendo dalla consolidata base del servizio offerto da FUC, sostituendosi progressivamente all'attuale monopolista Trenitalia.
Riccardi ha poi citato la necessità di eseguire interventi infrastrutturali mirati, sottolineando a chiare lettere che l'infrastruttura deve essere pensata attorno al servizio, e non il contrario, pena l'andare incontro ad errori di programmazione gravi e talvolta irreparabili.
Infine, non senza una certa nota di commozione, ha posto l'accento sulla continuità tra i successi della Udine - Cividale e il futuro della ferrovia in Regione.

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A costo di essere ripetitivi, da parte nostra sentendo parlare Riccardo Riccardi sorge come sempre un'amara considerazione personale, mossa soprattutto da un sentimento d'invidia. Riccardi si esprime con proprietà di linguaggio tecnico, costruisce ragionamenti fondati, riesce a farsi capire dall'ascoltatore senza bisogno di iperboli esagerate o paragoni impropri; soprattutto si esprime con cognizione di causa e avendo chiaro in mente lo scopo del proprio mestiere di amministratore dei trasporti regionali.
E' mai possibile che noi, residenti in Veneto, dobbiamo varcare il confine per poter trovare questo tipo di soddisfazioni? Sarà che l'erba del vicino è sempre più verde della propria, e magari non è scontato che i friulani rilevino una situazione così idilliaca, ma per noi queste considerazioni sono ormai una costante, sia come cittadini che come addetti ai lavori.

I rotabili e i servizi

I prossimi passi per le ferrovie friulane sono stati già annunciati da alcuni mesi: abbiamo già parlato in dettaglio dell'arrivo delle otto nuove elettromotrici CAF Civity da 300 posti, così come della ristrutturazione di venti carrozze Medie Distanze (vedi FNE News del 04/04/2011). Continua anche la messa in servizio di treni Stadler sulla Udine - Cividale.

Le più grandi novità scaturiscono dall'acquisto delle due locomotive elettriche E190, aprendo le porte a scenari interessanti sia in ambito passeggeri che merci. Le Siemens ES64U4, più conosciute come Taurus 3, sono macchine concepite per il servizio universale, atte cioè a svolgere ogni tipo di servizio ferroviario (merci pesante, passeggeri regionale e lunga percorrenza). In Italia circolano ormai da qualche anno, al traino di treni merci dell'impresa ferroviaria Linea Smart Business Ways, e soprattutto in servizio sugli EuroCity del Brennero, effettuati dal consorzio DB-OeBB.
Questi servizi transnazionali sfruttano la capacità di queste macchine di viaggiare anche sulle reti austriache, tedesche e slovene senza necessità di cambi al confine; questo ci fornisce la misura delle intenzioni friulane in merito al proprio futuro ferroviario.

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La prima mossa di espansione sarà la concretizzazione di un progetto in nuce da tempo, in collaborazione con l'Austria: la messa in opera di un servizio passeggeri interregionale tra il Friuli e la Carinzia.
Il progetto Micotra (vedi FNE News del 18/05/2011) prevede il superamento della barriera di confine nell'effettuazione di servizi locali passeggeri, andando a fornire collegamenti cadenzati e stabili sull'asse Udine - Klagenfurt. La sperimentazione iniziale era pensata solo sul tratto Tarvisio - Arnoldstein, ma abbiamo ricevuto delle ottime notizie da parte dell'Ing. Corrado Leonarduzzi, direttore dell'esercizio di FUC.
L'obiettivo più importante è di portare i collegamenti fino ad Udine e Villach, e l'intenzione c'è tutta. Il materiale rotabile sarà costituito da carrozze OeBB al traino delle nuove E190 di FUC; oltre alla possibilità di acquisto in vettura saranno ammessi i titoli di viaggio già in uso in Friuli, sulla tratta Udine - Tarvisio, mentre è allo studio una soluzione avanzata di bigliettazione integrata tra servizi friulani e carinziani.
L'orario inizialmente dovrebbe prevedere due coppie di treni; il primo, la mattina, con partenza da Udine intorno alle 7 e ripartenza da Villach verso le 11; la seconda, nel tardo pomeriggio, con partenza da Udine poco dopo le 17, sosta a Villach intorno alle 19.30 e rientro nel capoluogo friulano dopo le 21 (l'orario ufficiale ovviamente sarà presentato solo a dicembre).

Da parte nostra non possiamo che approvare la scelta di investire sul trasporto ferroviario di media percorrenza: è in questo range di distanze che la ferrovia può esprimere il meglio delle proprie prestazioni rispetto agli altri modi di trasporto, e la Regione FVG sta intelligentemente progettando una rete di servizi basati su questo modello.

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L'altra applicazione delle nuove macchine sarà sul fronte del trasporto merci: con un atto coraggioso, e per certi aspetti controverso, il 14 luglio FUC ha firmato il contratto d'acquisto di 35 nuovi carri pianale per trasporto di containers e casse mobili, con entrata in servizio a cavallo tra 2011 e '12. I carri saranno sia del tipo doppio, da 90 piedi, che pianali singoli da 60 piedi.
L'obiettivo è di strutturare traffici intermodali di supporto al sistema portuale giuliano, con connessioni rivolte all'area austro-tedesca, in particolar modo alla Baviera.
Se le intenzioni sono pienamente apprezzabili, qualche perplessità ha suscitato, nel settore del trasporto merci italiano, la formula contrattuale applicata: non è consueto vedere, per flotte così piccole, l'acquisto diretto da parte dell'operatore; imprese con parchi anche molto più corposi spesso preferiscono contrattare forme di leasing attingendo da parchi più vasti, e con l'opzione di lasciare la manutenzione in carico al reale proprietario.
E' comunque un passo importante per il trasporto merci a Nordest, che vedrà sfruttare meglio un corridoio di traffico fino ad oggi utilizzato in modo inferiore alle proprie possibilità.

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Immagini del carro da 90 piedi, dal sito del produttore EKK.

Inoltre segnaliamo che a fine agosto è in scadenza anche il bando per la fornitura a FUC di altre due locomotive diesel-elettriche da utilizzare sulla rete nazionale, per un importo a base di gara pari a 1.900.000 euro.

La stazione

Infine, alcune considerazioni sulla nuova stazione di Cividale, che abbiamo potuto approfonditamente visitare ed analizzare.
La nuova stazione è entrata in esercizio nel marzo 2008, sostituendo lo storico impianto da cui dista al più 200 metri. Con lo spostamento della stazione si è ottenuto uno spazio più congeniale alla costruzione di un moderno fabbricato viaggiatori, nonché l'eliminazione di un passaggio a livello effettivamente fastidioso per la circolazione sia ferroviaria che stradale.
La nuova stazione è stata pensata in grande nel senso del servizio, progettando un vero e proprio centro intermodale per favorire lo scambio tra ferrovia, autobus e traffico privato, e mantenendo un'elevata permeabilità ciclistica e pedonale con il vicino centro urbano.
Il piazzale binari è corredato da quattro marciapiedi per servizio viaggiatori, tutti dotati di pensilina per l'intera lunghezza utile.
L'edificio, pur non essendo particolarmente imponente, è stato pensato per svolgere la funzione di punto d'incontro oltre che di servizio di trasporto. Il piano terra è costituito di un atrio, aperto sia sui binari che sulla banchina per gli autobus, e dotato di biglietteria comune ai due servizi, oltre che di pannelli informativi aggiornati in tempo reale sia per i treni che per le corse automobilistiche; infine sono presenti le toilette aperte al pubblico, cosa oggi mai scontata. Un'ampia pensilina ad arco avvolge il piazzale stradale, a servizio delle fermate dei bus; affacciato sui binari trova invece posto l'Ufficio Movimento che regola gli itinerari dei treni in stazione.
Al piano superiore sono stati predisposti spazi comuni composti di una sala conferenze e da un salone aperto sull'atrio sottostante, sfruttabili in tutte le occasioni in cui l'Impresa Ferroviaria organizza incontri aperti al pubblico.

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A forme e strutture di taglio sicuramente moderno è stato accompagnato un uso sapiente dei materiali della tradizione friulana, con pietre grigie e legno a vista; l'insieme è estremamente piacevole, unendo la leggerezza visiva di una struttura minimalista al calore accogliente di un ambiente tradizionale. Il tutto ricorda molto da vicino lo stile in corso di applicazione nelle ferrovie altoatesine, mantenendo però una declinazione locale molto personale.
Sia l'interno della stazione che i marciapiede esterni sono in perfetto stato di pulizia e costruzione, mentre è meno curata l'area di parcheggio per il traffico privato, probabilmente in attesa di un intervento successivo. Notevole la ridotta proporzione tra la dimensione del parcheggio e quella della stazione, al contrario di quanto sta accadendo in Veneto con la costruzione di immensi piazzali a servizio di stazioni piccole (e dall'offerta di trasporto decisamente scarna).
Da sottolineare anche che il Gruppo Banca Popolare di Cividale sta costruendo la propria nuova sede centrale a pochi passi dal centro di trasporto, una scelta senza dubbio lungimirante nell'ottica della propria integrazione sul territorio.

Seguendo un modello consolidato in Europa per le linee secondarie, la Udine - Cividale offre servizi cadenzati ogni ora, con rinforzo alla mezz'ora negli orari di punta; si sottolinea anche l'estensione del servizio nelle sere dei prefestivi, piccolo segno di attenzione all'uso del treno "per tutte le occasioni" e non solo quando rimane come scelta obbligata.

Chiudiamo questa rassegna con un'immagine estremamente rappresentativa dell'evoluzione tecnica e commerciale seguita dalla Ferrovia Udine - Cividale: la tradizione passata, rappresentata dall'anziana automotrice ADn 800, riflessa nella fiancata della nuova Taurus 3, esempio di punta della tecnologia ferroviaria europea e prossima protagonista dei servizi internazionali gestiti dalla Regione Friuli Venezia Giulia.

Un particolare ringraziamento alla Direzione e a tutto il personale delle Ferrovie Udine - Cividale per l'ampia disponibilità dimostrata durante il corso della manifestazione.

( tutte le foto di Federico Gitto )